Descrizione
Perché abbiamo pubblicato sul sito web comunale un testo su richiesta dell’AgCom e cosa significa la «non rispondenza a quanto previsto dall’articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, della comunicazione istituzionale»?
Innanzitutto, è opportuno evidenziare che l’AgCom accoglie le conclusioni del CoreCom della Lombardia che recepisce la posizione dell’amministrazione comunale sulla «indispensabilità» dei contenuti di comunicazione istituzionale diffusa dal Comune dopo i violenti attacchi da parte di esponenti della minoranza consiliare, causati dal ritiro delle deleghe all’assessore del PD dello scorso 15 aprile: i due consiglieri in questione, infatti, hanno parlato in più occasioni (sui social, con volantini e in incontri pubblici) di “commissariamento”, di “crollo della maggioranza”, di “instabilità”, generando nella cittadinanza un senso di incertezza e di preoccupazione.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ravvisato solo la mancanza del requisito dell’impersonalità, ritenendo che questo aspetto, nel periodo della campagna elettorale, possa influenzare l’andamento delle elezioni.
Il riferimento è a un video della sindaca e a due comunicati stampa, con dei virgolettati, diffusi in risposta alle numerose note diffuse dagli esponenti del PD presenti in Consiglio comunale. Secondo AgCom non è stato evitato del tutto il rischio che, attraverso i contenuti diffusi, si potesse dare una rappresentazione suggestiva, a fini elettorali, dell’amministrazione e dei suoi organi titolari. Anche se Zibido San Giacomo non andava ad elezioni, perché c’era solo la consultazione per le europee.
Non hanno invece contestato il fatto che le comunicazioni diffuse dall’Amministrazione comunale fossero «indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni». Così come precisato dalla sindaca nella risposta alla contestazione del Corecom: «Era preciso dovere del sindaco, in funzione del suo ruolo istituzionale e delle norme di trasparenza che lo obbligano “a rendere conto”, fornire le adeguate spiegazioni con gli strumenti di cui l’istituzione dispone a sua salvaguardia».
Le due Autorità non hanno in alcun modo preso in considerazione le ulteriori accuse fatte dal segretario cittadino del PD nel suo esposto, così come le presupposte violazioni per aver ringraziato il Movimento Patto Civico della Lombardia.Hanno invece considerato le attività di comunicazione oggetto di segnalazione «doverose, in quanto indispensabili per fornire alla cittadinanza i necessari chiarimenti circa le recenti vicende che hanno interessato l’amministrazione comunale e i numerosi attacchi rivolti all’amministrazione comunale da parte di due consiglieri comunali».
L’AgCom, verificando che nei comunicati c’erano delle dichiarazioni virgolettate e quindi non ricorresse «il requisito dell’impersonalità della comunicazione», ha deciso di ordinare all’Ente la pubblicazione sul sito web istituzionale di una breve precisazione di non rispondenza alla norma sulla par condicio.
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Ultimo aggiornamento: 3 ottobre 2024, 14:03